Riscaldamento a pavimento

Si tratta di un sistema costituito da tubazioni (nel caso di impianto ad acqua a circuito chiuso) o resistenze elettriche (nel caso di impianto elettrico), disposte sotto il pavimento ed appoggiate a pannelli isolanti. Queste emettono calore in modo uniforme dal basso verso l’alto.

Più frequentemente capita di avere a che fare con riscaldamenti ad acqua. L’acqua viene riscaldata da una caldaia (anche una caldaia a pellet) o una pompa di calore, oppure ancora da impianti fotovoltaici o solari termici. Quest’ultima è un’opzione particolarmente interessante dal punto di vista della sostenibilità ambientale.

Premettiamo che per realizzare un impianto di questo tipo, condominiale o non, è indispensabile rivolgersi ad una ditta altamente specializzata. La qualità del lavoro di installazione avrà infatti effetti tangibili sulla durata di vita dell’impianto (che può essere anche di mezzo secolo ndr).

Vediamo ora quali sono gli elementi costitutivi di un impianto di questo tipo:

  • Le tubazioni. Rappresentano uno dei fattori più critici dell’impianto, in quanto devono presentare caratteristiche di particolare resistenza allo schiacciamento ed alla corrosione. Sono elementi che, se mancanti, ci creeranno dei grossi problemi in termini di disagi e spese di sostituzione. Normalmente, le tubature sono in polietilene o di materiali parzialmente di metallo e di plastica. Vengono posizionate sopra un pannello isolante a forma di serpentine o altro pattern che comunque consenta una occupazione uniforme dello spazio.
  • Il citato pannello isolante è il secondo elemento. Posto sopra la soletta, di solito presenta un disegno predefinito e alcuni incastri che facilitano la posa delle tubature. Il materiale con cui è fatto di solito è il polistirolo sagomato. A volte viene invece data la preferenza al sughero, in virtù delle sue migliori performance di isolamento acustico.
  • Il foglio in PVC rigido. Viene abbinato al pannello isolante per renderlo più robusto ed impermeabile.
  • La caldaia. Come detto, dovrà portare l’acqua del sistema ad una temperatura compresa tra i 30 e i 40°C.
  • I collettori. Sono in sostanza le valvole che consentono di regolare l’apertura e la chiusura del flusso d’acqua calda dalla caldaia alle tubazioni e viceversa.
  • Infine, il massetto. Si tratta di uno strato in calcestruzzo che funge da elemento riscaldante.
  • Panariello Stefano
  • Veggiano
  • 200.00 m2
  • 2015
  • impianti di riscaldamento